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Il dono, un gesto destabilizzante che può cambiare la società
Parlare del dono e del donare può risultare inattuale. In una società in cui ognuno persegue il proprio interesse, i rapporti risentono di un forte individualismo dove la normalità sembra trovarsi nel guadagno, nel profitto, nell’accumulo, e ogni azione trova giustificazione nella logica del vantaggio personale.
Il concetto di dono può disegnare una persona nuova che esprime un atto, una scelta in assoluta libertà, un atto gratuito per eccellenza senza reciprocità alcuna, dove i beni donati diventano strumenti di relazione e non di scambio. Questa concezione di dono è necessaria in una società che vede l'altro come un nemico o un rivale. Il dono diventa cosi fattore costitutivo del vivere comune.
La massima espressione di questa forma di dono è sicuramente la donazione di organi e tessuti, che può essere considerata una delle più alte espressioni di gratuità, l'essenza stessa del dono, il quale smette così di essere uno scambio di merci, o donazione di ciò che si possiede, e diventa capacità di rapportarsi con gli altri, di entrare in relazione con l'umanità donando se stessi e ciò che si è. E questo è il vero dono che ha nella gratuità la sua essenza, che è capace di produrre gioia a chi dona e alimenta l'amore verso gli altri. In questo modo si concretizza l'unico debito possibile (secondo Enzo Bianchi) che è il “debito dell'amore” perché il “donare non può essere sottoposto alla speranza della restituzione o di un obbligo, ma lancia un chiamata, una responsabilità, ispira il legame sociale”. Di questa tipologia di dono ha bisogno oggi la nostra società, e se è vero che il donare è un'arte come l'amore, allora  conduce al vero e al bene, e la contemplazione della bellezza orienta il cuore al desiderio di quella bellezza eterna che è Dio, e allora ognuno di noi può esercitarsi a impararla e ogni volta che riusciremo a donare veramente sapremo di aver contribuito ad aumentare quel “debito d'amore” di cui ha molto bisogno l'umanità intera.
Ne parliamo giovedì 26 novembre ore 14.30-19.30 presso la chiesa di San Francesco di Assisi in Sant'Angelo in Vado.
Il convegno fornisce crediti ECM.

Qui il programma. Qui la locandina.

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